The Rules of the Game
Rye Dag Holmboe and Joschi Herczeg (JocJonJosch)

Art Licks Weekend
Giovedì 29 Settembre – Domenica 2 Ottobre
presso: Libreria, 65 Hanbury St, London E1 5JP

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Images: JocJonJosch collaborative drawing performance Photo © Tim Smyth.

 

Rispondendo ai wall drawings di Sol LeWitt nella Torre Bonomo, Spoleto, Rye Dag Holmboe e Joschi Herczeg (JocJonJosch) hanno presentato una serie di eventi per l’Art Licks Weekend.

I wall drawings di Sol LeWitt nella Torre Bonomo, realizzati negli anni ’70, includono un importante esempio dell’abbinamento inventivo e giocoso dell’artista di istruzioni scritte con le loro equivalenti costruzioni geometriche, note come “location drawings”. Questo abbinamento della parola scritta con l’immagine visiva, pensato in relazione al lavoro del gruppo Oulipo – da cui prende ispirazione il titolo del progetto ‘The Rules of the Game’, è il punto di partenza per un nuovo testo di Rye Dag Holmboe su cui ha lavorato mentre era in residenza con i Mahler & LeWitt Studios questa estate. Le fotografie di Joschi Herczeg, nel frattempo, scattate durante la sua residenza agli Studios quest’estate, illustreranno il testo di Holmboe e aiuteranno a portare i wall drawings a un pubblico più ampio.

Anche i lavori recenti del collettivo JocJonJosch, di cui Herczeg è membro, si occupano dei temi del gioco e della giocosità. I più notevoli sono i loro disegni collaborativi da cui nel 2017, in una seconda fase del progetto di quest’anno, svilupperanno un nuovo corpus di lavori in residenza presso la Torre Bonomo.

Giovedì 29 settembre. 19.00 – 20.00
Rye Dag Holmboe e Jo Melvin in conversazione
Holmboe presenta il gruppo unico di wall drawings di Sol LeWitt alla Torre Bonomo e discuterà del loro posto nell’opera dell’artista con Jo Melvin. Melvin ha anche trascorso del tempo a Spoleto quest’estate con il programma di residenza Mahler & LeWitt Studios.

Venerdì 30 settembre. 12.00 – 18.00
Drop-in workshop: dall’opera d’arte allo stampato
Guy Robertson, curatore di Mahler & LeWitt Studios, conduce un workshop con Rye Dag Holmboe e designer ospiti che esplorano diversi modi di rappresentare in stampa i wall drawings di LeWitt dalla Torre Bonomo. Nel corso del pomeriggio discuteranno e dimostreranno anche la relazione dinamica tra le opere d’arte e il relativo materiale stampato utilizzando esempi della storia dell’arte recente.

Sabato 1 ottobre, 12.00 – 15.00
JocJonJosch performance di disegno collaborativo
JocJonJosch, un collettivo di tre persone, descrive i loro disegni collaborativi: “Sperimentiamo da alcuni anni il disegno e la pittura, pensando ad essa come un’attività per esplorare la nostra identità collettiva. Tradizionalmente la pittura è forse un processo singolare, la creazione di un artista, che può sembrare incompatibile per un collettivo ma, come per gran parte del nostro lavoro, il nostro interesse è nel conflitto tra l’individuo e il gruppo, una lotta che diventa evidente nel dipingere insieme. I gesti e i segni dell’uno si perdono nel tutto”.

Sabato 1 e domenica 2 ottobre. 12.00 – 18.00
Mostre di materiale di laboratorio e disegni di JocJonJosch
Il materiale sviluppato nel corso del weekend, sia durante il drop-in workshop che durante la performance di disegno di JocJonJosch, sarà esposto alla Libreria.

I Mahler & LeWitt Studios ringraziano Valentina Bonomo per la generosa opportunità offerta di lavorare alla Torre Bonomo di Spoleto.

Rye Dag Holmboe è uno scrittore; Nel 2015 è diventato Teaching Fellow nel dipartimento di Storia dell’Arte presso l’University College di Londra, occupandosi di Modernismo e Arte Contemporanea. È coautore e co-editore del libro JocJonJosch: Hand in Foot, pubblicato dal Sion Art Museum, Svizzera (2013). È co-fondatore di Matchstick Books, un marchio che facilita le collaborazioni tra scrittori e artisti visivi. Il primo libro è Jolene, che riunisce il lavoro della poetessa Rachael Allen e del fotografo Guy Gormley. Ha curato un progetto per il Copeland Book Market intitolato IMAGE & TEXT al Site Festival, Stroud, 2015. Gli scritti di Holmboe sono apparsi su The White Review, Art Licks, Apollo Magazine e in riviste accademiche.

JocJonJosch è il collettivo svizzero-inglese di Joschi Herczeg, Jonathan Brantschen e Joc Marchington. In quanto collettivo di tre artisti, JocJonJosch è interessato alle questioni di identità relative all’individuo e al gruppo sia a livello universale che più autoriflessivo. L’individuo e la comunità, il successo e il fallimento, l’efficienza e lo spreco, la finalità e l’inutilità, sono caratteristiche del lavoro collettivo che in momenti diversi diventano intricati e ambigui. Queste opposizioni rappresentano un punto di riferimento nel processo di creazione di nuovi lavori e ciò che interessa agli artisti è come quel viaggio possa evolversi attraverso una relazione simbiotica di conversazione e creazione. Il collettivo espone e si esibisce in tutta Europa dal 2008. A Londra hanno lavorato all’Institute of Contemporary Arts (ICA), alla The Photographers Gallery e alla Saatchi Gallery.

Jo Melvin è curatrice e scrittrice, Reader in Archives and Special Collections al Chelsea College of Arts, UAL, Londra e nel 2015-16 ricercatrice senior presso l’Henry Moore Institute Leeds. A settembre 2016 ha visitato Spoleto con i Mahler & LeWitt Studios per ricercare e progettare eventi e mostre future. Progetti recenti includono “Animal, Vegetable Mineral” Waddington Custot Gallery, 2016, febbraio-maggio 2016, “Christine Kozlov: Information No Theory” presso l’Henry Moore Institute, Leeds, dicembre 2015 – febbraio 2016, “Five Issues of Studio International” Raven Row , Londra, 2015, ‘Palindromes: Barry Flanagan and John Latham’ presso Flat Time House, Londra 2015, e ‘The Xerox Book’ Paula Cooper Gallery New York, 2015. Recenti saggi in catalogo includono “Seth Siegelaub: Beyond Conceptualism” presso lo Stedijk Museum, Amsterdam e “British Art and Conceptualism 1966-1979” Tate Britain. Attualmente sta lavorando a una monografia su Noel Forster, “The Seth Siegelaub Source Book”, pubblicata da König alla fine del 2016 e sta lavorando al catalogo ragionato dello scultore Barry Flanagan che sarà pubblicato da Modern Art Press nel 2018.

La Torre Bonomo, torre medievale di Spoleto, fu utilizzata da Marilena Bonomo, importante gallerista barese, per una serie di mostre a partire dal 1976: Richard Nonas, Sol LeWitt, Giulio Paolini, Richard Tuttle, Jannis Kounellis, Nicola De Maria, Tullio De Gennaro, Osvaldo Licini. Fu Marilena Bonomo a introdurre Spoleto a Sol LeWitt, qui, presso la Torre Bonomo, visse e lavorò per molti anni. Durante le residenze spoletine LeWitt utilizzò la Torre Bonomo come studio. In attesa di un nuovo capitolo di creatività, Valentina Bonomo ha generosamente messo a disposizione la Torre Bonomo per progetti specifici in collaborazione con artisti, curatori e scrittori in visita e i Mahler & LeWitt Studios.

L’Art Licks Weekend (30 settembre – 2 ottobre 2016) celebra l’energia creativa della scena artistica londinese emergente. Per i tre giorni del festival giovani gallerie, progetti no-profit, spazi gestiti da artisti e progetti curatoriali indipendenti aprono al pubblico con eventi speciali e mostre di opere di artisti agli inizi. Giunto alla sua quarta edizione, l’Art Licks Weekend offre un’entusiasmante opportunità agli artisti di presentare il loro lavoro a un nuovo pubblico; allargando in modo ampio la loro portata e creando nel contempo una maggiore presenza nelle immediate vicinanze. L’Art Licks Weekend è guidato da talento artistico e idee innovative.

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