Jonathan Monk
Artista in Residenza

Jonathan Monk, Waiting for famous people (1995-1997). Courtesy the artist.

Jonathan Monk svilupperà nuovi film, un libro d’artista e una serie di sculture in ceramica. Questi saranno presentati insieme ad altre opere esistenti in una mostra curata da Vittoria Bonifati alla Torre Bonomo durante il Festival dei Due Mondi 2024.

Monk è un artista britannico che vive e lavora a Berlino. Il suo lavoro comprende un’ampia gamma di media, tra cui installazioni, fotografia, film, scultura e performance. La sua pratica artistica richiama spesso strategie concettuali e minimaliste degli anni Sessanta e Settanta, con un approccio concettuale e umoristico, spesso legato alla sua storia personale. Gran parte del suo lavoro è caratterizzato da un gioco sottile che demistifica il processo creativo e suggerisce modelli alternativi su come l’arte e il ruolo dell’artista possano essere reinterpretati. Attraverso pitture murali, monocromi, sculture effimere e fotografie, Monk riflette sulla tendenza dell’arte contemporanea a voler far propri riferimenti artistici, rendendo contemporaneamente omaggio a figure come Sol LeWitt, Ed Ruscha, Bruce Nauman e Lawrence Weiner, e demistificando il processo creativo dell’arte stessa.

All’inizio degli anni Duemila Jonathan Monk ha iniziato a realizzare una serie di cortometraggi di animazione selezionando libri d’artista dalla sua collezione personale, tra cui libri di Sol LeWitt, spesso distruggendoli nel corso del processo. In occasione della sua mostra personale alla Torre Bonomo, l’artista presenterà una selezione di questi lavori, tra cui il film in 16mm del 2001, A Cube Sol LeWitt photographed by Carol Huebner using nine different light sources and all their combinations front to back back to front forever. L’opera fa riferimento al libro del 1990 A Cube di Sol LeWitt, che prende il nome da una scultura a forma di cubo realizzata dall’artista, la cui data e il cui titolo rimangono tuttora sconosciuti.

Vittoria Bonifati è una curatrice che vive e lavora a Roma. Nel 2018 ha fondato Villa Lontana, un progetto artistico indipendente iniziato in collaborazione con Jo Melvin. La sua ricerca esplora la relazione tra pratiche antiche e contemporanee. Nel 2019 ha lanciato l’etichetta discografica Villa Lontana Records, che si occupa della produzione di nuovi suoni, dall’elettroacustica alla poesia sonora e registrazioni d’ambiente. Dal 2021 cura 16MM RUN al Museo MACRO di Roma, un programma di cinema sperimentale in 16mm incentrato su film d’avanguardia e sperimentali degli anni ’60, ’70 e ’80. Nel 2022 ha curato l’esposizione decennale I Colori dell’Antico presso i Musei Capitolini, dedicata ai marmi policromi dell’epoca imperiale della Fondazione Santarelli.