An Incomplete A to Z
for Art and Poetry

 

 

Will Alexander, Nanni Balestrini, Adelaide Cioni, Sophie Collins, Jesse Darling, Edward Doegar (with Shakeeb Abu Hamdan), Alan Fielden, Edmund Hardy, Will Harris (with Matthew Stuart and Andrew Walsh-Lister), Marie Jacotey, JocJonJosch (with Rachael Allen), Bricks from the Kiln, Joshua Leon, Sol LeWitt, Serse Luigetti, Anna Mahler, Monitor Books, Lucy Mercer, isobel neviazsky, Hana Noorali and Lynton Talbot, Holly Pester, Prototype, Tai Shani, Diamond Stingily, Viaindustriae, Slimvolume, Stephen Watts 

 

11 – 26 Febbraio
30 Old Burlington Street, London W1S 3AP

A cura di Rachael Allen e Guy Robertson

Evento Inaugurale: Venerdì 11 Febbraio, 18.00 – 21.00
Evento Finale: Venerdì 25 Febbraio, 18.00 – 21.00

Orari di apertura: Martedì – Sabato 11.00 – 18.00

 

 

Ampliando la sessione di residenza “Art & Poetry” di Mahler & LeWitt Studios e Viaindustriae a Spoleto, in Italia, An Incomplete A to Z for Art & Poetry, a cura di Rachael Allen e Guy Robertson, esplora le potenzialità creative e collaborative tra arte visiva e poesia.

Rachael Allen è stata la prima poetessa in residenza presso i Mahler & LeWitt Studios, un programma di residenze e progetti a cura di Guy Robertson a Spoleto, basato sugli ex atelier della scultrice lapidea Anna Mahler e dell’artista concettuale Sol LeWitt, nonché sulla Torre Bonomo . Nel 2020 Allen e Robertson, in collaborazione con Viaindustriae e la collezione di Primo De Donno, hanno organizzato la sessione di residenza “Art & Poetry”. La residenza ha offerto opportunità di ricerca e sviluppo a un gruppo interessato a come il linguaggio e l’arte visiva possano esistere in una sfera reciprocamente dipendente e collaborativa.

An Incomplete A to Z for Art & Poetry ha i contributi di artisti, scrittori e curatori coinvolti nella sessione di residenza “Art & Poetry”, così come altri ex residenti di Mahler & LeWitt Studios, tra cui: dipinti di Adelaide Cioni, i quali propongono un rapporto assurdo tra testo e immagine. Un nuovo pamphlet poetico di Sophie Collins, con scritti relativi all’opera di Anna Mahler e ricerche su John Cage svolte presso l’archivio di Viaindustriae. Poesie visive di Will Harris, realizzate in collaborazione con i grafici Matthew Stuart e Andrew Walsh-Lister. Un’installazione di disegni di Marie Jacotey, che illustra la sua ricerca su architettura e linguaggio. Dipinti in collaborazione del collettivo JocJonJosch, che rielaborano le poesie di Rachael Allen. Diagrammi di ricerca di Joshua Leon, che elaborano temi chiave della sua pratica: compagnia, fuga e amore. Un opera audio dei curatori Hana Noorali e Lynton Talbot, che esplora la prima poesia al computer di Nanni Balestrini con interventi di intelligenza artificiale. Un’installazione video dell’episodio 7 di The Neon Hieroglyph di Tai Shani: ambientato in Umbria, questo mondo in CGI si dipana intorno alla poesia sperimentale e indaga su psichedelico, femminismo e mito. Diamond Stingily mostra le bambole Hergott realizzate nella sua residenza ai Mahler & LeWitt Studios, insieme agli scritti relativi.

Saranno esposti alcuni libri d’artista selezionati da Viaindustriae per scopi di visualizzazione e ricerca. I libri saranno anche in vendita presso i nostri editori, Bricks from the Kiln, Monitor Books, Prototype e Slimvolume.

Nello spazio saranno presenti audio-installazioni delle poesie di Jesse DarlingEdward Doegar, Edmund Hardy, Alan Fieldenisobel neviazsky, Lila Matsumoto, Lucy Mercer, Holly Pester e Stephen Watts.

In situ ci saranno anche opere di Anna Mahler e Sol LeWitt e un archivio di pubblicazioni ed edizioni di Mahler & LeWitt Studio, con opere di Allison Katz, Tom Lovelace, Sandy Smith, Julie Born Schwartz e Tai Shani. Accompagnerà l’archivio un film sul programma Mahler & LeWitt Studios, diretto da Gabriele Gianni e commissionato dalla Fondazione Carla Fendi.

 

Inaugurazione: Venerdì 11 Febbraio, 18.00 – 21.00

L’inaugurazione includerà letture di Sophie Collins, Will Harris e Joshua Leon e un’introduzione alla mostra da parte dei curatori.

Evento di chiusura: venerdì 25 febbraio, 18.00 – 21.00

L’evento di chiusura celebra il nuovo lavoro di un gruppo di editori indipendenti che lavorano con artisti visivi e poeti, tra cui: Bricks from the Kiln, (lanciando BFTK#5 e mostrando una breve conferenza con sceneggiatura che disegna  da/attraverso/attraverso/intorno a Bricks from the Kiln intitolato “A Polyvocal Index of Bricks from the Kiln. Or, an Incomplete A to Z for Art & Poetry”.), Slimvolume (lanciando Almost one. Say again! di JocJnJosch), Prototype, con Lucy Mercer, Stephen Watts. Monitor Books presenterà una performance di Alan Fielden.

 

La prima raccolta di poesie di Rachael Allen, Kingdomland, è pubblicata da Faber & Faber. È coautrice di numerosi libri d’artista collaborativi e editrice per la poesia presso la rivista Granta e Granta Books.

The Mahler & LeWitt Studios di Spoleto, Umbria, offre un programma di residenze e progetti d’artista, a cura di Guy Robertson, utilizzando gli ex studi della scultrice lapidea Anna Mahler (1904-1988) e dell’artista concettuale Sol LeWitt (1928-2007), così come la Torre Bonomo. Rachael Allen è stata la prima poetessa in residenza e successivamente è stata invitata a curare come ospite la sessione di residenza “Art & Poetry” nell’autunno 2020. Per informazioni dettagliate sulla sessione, visitare: mahler-lewitt.org/art_and_poetry.

Viaindustriae e la connessa Collezione De Donno a Foligno, Umbria, si fregiano di una rinomata collezione di libri d’artista, arti visive ed ephemera. Le opere di poesia concreta, i materiali del movimento FLUXUS e altre aree di scrittura d’avanguardia e sperimentale hanno fornito il quadro storico per la ricerca e le risposte degli artisti, poeti e curatori che hanno partecipato alla sessione iniziale di residenza “Art & Poetry”.

Si ringraziano: Ross Chalmers, Rory Cook, Tommaso Faraci, Laure Genillard, Hannah Barry Gallery, Bold Tendencies, The Multi-Story Orchestra, Granta Magazine, Gasworks, Sasha Havlicek, Contemporary Arts Society, Torben Pedersen, Matthew Stephenson Fine Art, David Tremlett